Confronto pubblico sull'Università con le forze politiche che si è tenuto a Roma lo scorso martedì 22 gennaio 2013 (streaming video)
21/12/2012
AUTORITARISMI IN PIENA FIRMA Godzilla vs. Internet DI LUCIO BRAGAGNOLO
L’ultimo assalto alla libertà di Internet può essere archiviato. Purtroppo, questione di tempo, diverrà il penultimo.
Al termine dell’edizione 2012 del
World Conference on International Communications, già pubblicizzata su
queste pagine con un certo allarme, si può dire che anche per stavolta
il pericolo sia stato scongiurato.
Non eliminato. Semplicemente, il
nuovo trattato sulle telecomunicazioni non è stato firmato
all’unanimità e quindi non entra in vigore. Lo schema delle nazioni
firmatarie lascia poco spazio all’immaginazione sull’entità della posta
in gioco. Tra i 55 Paesi che non hanno firmato figurano Australia,
Canada, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Spagna,
Stati Uniti. Tra gli 89 firmatari, Algeria, Angola, Arabia Saudita,
Cina, Cuba, Iran, Nigeria, Ruanda, Singapore, Sudan, Tunisia, Yemen.
La differenza che conta qui non è
tra chi sia più ricco o più democratico, ma tra chi abbia fatto e
contribuito di più allo sviluppo della Internet piena di difetti e però
efficace e sostanzialmente libera di cui possiamo disporre. E non c’è
partita.
Così riassume l’esito Wired:
Un classico dei film dell’orrore o
fantascientifici è il mostro che si crede sconfitto ma riappare nella
scena finale e magari nel seguito. […] Vale la pena di tenere in mente
Godzilla nel momento in cui il nuovo trattato sulle telecomunicazioni
non è stato firmato dagli Stati Uniti e moltri altri Paesi, ancora meno
di una vittoria di Pirro per la ITU [International Teelcommunications
Union]. […] Ma, come Alice in “Attraverso lo specchio”, dovremo correre
molto per finire molto vicino a dove siamo partiti. Possiamo fare festa
nel breve, ma il lungo periodo è una situazione preoccupante in cui
trovarsi. Praticamente tutte le dinamiche pericolose di cui abbiamo
parlato molte volte nel passato permangono.
Forse con eccesso di sarcasmo, ma
frutto di una minima esperienza, di fronte alla constatazione che gli
atti finali del raduno sono stati resi accessibili via Flash (cioè male
accessibili in senso generale e inaccessibili per quasi un miliardo di
apparecchi abilitati a collegarsi a Internet), mi chiedo quanto sia
veramente adeguata l’ITU come sede per discutere di telecomunicazioni
nell’era moderna.
11/12/2012
La
conferenza che si sta tenendo a Dubai in questi giorni, organizzata
dall'ITU (International Telecommunication Union), organizzazione
internazionale che si occupa di definire gli standard nelle
telecomunicazioni e nell'uso delle onde radio, una delle agenzie
specializzate delle Nazioni Unite, è stata oggetto di numerose
critiche. Google e Mozilla hanno osservato che i temi oggetto di
discussione potrebbero avere un impatto devastante sulle modalità con
cui la rete Internet potrà essere fruita e davvero pesanti potrebbero
essere le conseguenze per i singoli utenti i quali vedrebbero le
proprie libertà d'espressione notevolmente ridotte (Google Take Action:
contro le censure, per un web libero e Anche Mozilla critica la
conferenza indetta dall'ITU).
In queste ore, alle preoccupazioni
già motivate nei giorni scorsi, si è aggiunta una notizia che viene
valutata in modo assai negativo. L'ITU avrebbe già approvato, in modo
silente, la standardizzazione di una serie di tecnologie che
fornirebbero a governi e società gli strumenti per "spiare" tutto il
traffico veicolato attraverso la Rete, comprese e-mail, transazioni
bancarie, chiamate vocali. La manovra sembra parte di un piano globale
che vede i governi interessati a mettere le mani su ogni tipo di
comunicazione, indipendentemente dalla loro natura.
Il nuovo standard, battezzato
Y.2770, mira a definire un protocollo unificato per l'utilizzo delle
tecnologie Deep Packet Inspection (DPI) che operano controllando "in
tempo reale" il contenuto dei singoli pacchetti dati in transito, non
solo le loro intestazioni. Quei pacchetti dati che contengono
informazioni sospette possono così essere immediatamente fatti cadere
nel vuoto (e non inviati a destinazione) oppure reindirizzati o resi
meno importanti dal punto di vista della priorità.
La DPI è stata ed è utilizzata in
molti Paesi imbrigliati da regimi dittatoriali od autoritari dove viene
ritenuto di cruciale importanza bloccare le comunicazioni
antigovernative, ridurre la libera circolazione delle informazioni e
delle idee, mantenere lo status quo prevenendo rivolte e proteste di
massa.
L'ITU, però, ha deciso di
stantardizzare queste tecnologie di fatto favorendone l'impiego. Nel
documento diffuso dalla giornalista Asher Wolf, preparato dagli
ingegneri ITU, vi sono tutta una serie di linee guida per arrivare
all'individuazione dei file trasferiti da un particolare utente, per il
blocco dei messaggi SIP, per l'indetificazione di host specifici, per
bloccare certi videogiochi, per individuare gli utenti che stanno
effettuando upload sulla rete BitTorrent, per bloccare il traffico VoIP
peer-to-peer e così via.
07/12/2012
"Mi piace" tarocchi:
Facebook pagherà 10 dollari per utente (segui la notizia)
La conferenza indetta dall'ITU per il nuovo
trattato sulla regolamentazione di Internet
Seguendo la scia di Google, anche Mozilla annuncia la sua contrarietà
rispetto all'approvazione del nuovo trattato sulla regolamentazione
della rete Internet. L'invito, così come quello di Mountain View,
consiste nell'agire "dal basso" facendo sentire la propria voce:
Mozilla "mette in discussione l'ipotesi che un "trattato globale
vincolante" emanato dagli Stati membri in una conferenza a porte
chiuse, possa essere benefico per il Web o per la società globale, dal
momento che i suoi aspetti chiave sembrano puntare a un sostanziale
aumento del controllo da parte dei governi".
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