Dott. Crescenzio Gallo

Dott. Crescenzio Gallo


BACHECA


11/02/2013
Safer Internet Day
Per un uso più consapevole delle tecnologie

10/02/2013
Alfabetizzazione digitale e cultura dell'informatica: alcune riflessioni (Enrico Nardelli, IlFattoQuotidiano)

22/01/2013


Confronto pubblico sull'Università con le forze politiche che si è tenuto a Roma lo scorso martedì 22 gennaio 2013 (streaming video)


21/12/2012

AUTORITARISMI IN PIENA FIRMA
Godzilla vs. Internet
DI LUCIO BRAGAGNOLO

L’ultimo assalto alla libertà di Internet può essere archiviato. Purtroppo, questione di tempo, diverrà il penultimo.

Al termine dell’edizione 2012 del World Conference on International Communications, già pubblicizzata su queste pagine con un certo allarme, si può dire che anche per stavolta il pericolo sia stato scongiurato.

Non eliminato. Semplicemente, il nuovo trattato sulle telecomunicazioni non è stato firmato all’unanimità e quindi non entra in vigore. Lo schema delle nazioni firmatarie lascia poco spazio all’immaginazione sull’entità della posta in gioco. Tra i 55 Paesi che non hanno firmato figurano Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Spagna, Stati Uniti. Tra gli 89 firmatari, Algeria, Angola, Arabia Saudita, Cina, Cuba, Iran, Nigeria, Ruanda, Singapore, Sudan, Tunisia, Yemen.

La differenza che conta qui non è tra chi sia più ricco o più democratico, ma tra chi abbia fatto e contribuito di più allo sviluppo della Internet piena di difetti e però efficace e sostanzialmente libera di cui possiamo disporre. E non c’è partita.

Così riassume l’esito Wired:

Un classico dei film dell’orrore o fantascientifici è il mostro che si crede sconfitto ma riappare nella scena finale e magari nel seguito. […] Vale la pena di tenere in mente Godzilla nel momento in cui il nuovo trattato sulle telecomunicazioni non è stato firmato dagli Stati Uniti e moltri altri Paesi, ancora meno di una vittoria di Pirro per la ITU [International Teelcommunications Union]. […] Ma, come Alice in “Attraverso lo specchio”, dovremo correre molto per finire molto vicino a dove siamo partiti. Possiamo fare festa nel breve, ma il lungo periodo è una situazione preoccupante in cui trovarsi. Praticamente tutte le dinamiche pericolose di cui abbiamo parlato molte volte nel passato permangono.

Forse con eccesso di sarcasmo, ma frutto di una minima esperienza, di fronte alla constatazione che gli atti finali del raduno sono stati resi accessibili via Flash (cioè male accessibili in senso generale e inaccessibili per quasi un miliardo di apparecchi abilitati a collegarsi a Internet), mi chiedo quanto sia veramente adeguata l’ITU come sede per discutere di telecomunicazioni nell’era moderna.


11/12/2012

La conferenza che si sta tenendo a Dubai in questi giorni, organizzata dall'ITU (International Telecommunication Union), organizzazione internazionale che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e nell'uso delle onde radio, una delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite, è stata oggetto di numerose critiche. Google e Mozilla hanno osservato che i temi oggetto di discussione potrebbero avere un impatto devastante sulle modalità con cui la rete Internet potrà essere fruita e davvero pesanti potrebbero essere le conseguenze per i singoli utenti i quali vedrebbero le proprie libertà d'espressione notevolmente ridotte (Google Take Action: contro le censure, per un web libero e Anche Mozilla critica la conferenza indetta dall'ITU).

In queste ore, alle preoccupazioni già motivate nei giorni scorsi, si è aggiunta una notizia che viene valutata in modo assai negativo. L'ITU avrebbe già approvato, in modo silente, la standardizzazione di una serie di tecnologie che fornirebbero a governi e società gli strumenti per "spiare" tutto il traffico veicolato attraverso la Rete, comprese e-mail, transazioni bancarie, chiamate vocali. La manovra sembra parte di un piano globale che vede i governi interessati a mettere le mani su ogni tipo di comunicazione, indipendentemente dalla loro natura.

Il nuovo standard, battezzato Y.2770, mira a definire un protocollo unificato per l'utilizzo delle tecnologie Deep Packet Inspection (DPI) che operano controllando "in tempo reale" il contenuto dei singoli pacchetti dati in transito, non solo le loro intestazioni. Quei pacchetti dati che contengono informazioni sospette possono così essere immediatamente fatti cadere nel vuoto (e non inviati a destinazione) oppure reindirizzati o resi meno importanti dal punto di vista della priorità.

La DPI è stata ed è utilizzata in molti Paesi imbrigliati da regimi dittatoriali od autoritari dove viene ritenuto di cruciale importanza bloccare le comunicazioni antigovernative, ridurre la libera circolazione delle informazioni e delle idee, mantenere lo status quo prevenendo rivolte e proteste di massa.

L'ITU, però, ha deciso di stantardizzare queste tecnologie di fatto favorendone l'impiego. Nel documento diffuso dalla giornalista Asher Wolf, preparato dagli ingegneri ITU, vi sono tutta una serie di linee guida per arrivare all'individuazione dei file trasferiti da un particolare utente, per il blocco dei messaggi SIP, per l'indetificazione di host specifici, per bloccare certi videogiochi, per individuare gli utenti che stanno effettuando upload sulla rete BitTorrent, per bloccare il traffico VoIP peer-to-peer e così via.


07/12/2012

"Mi piace" tarocchi: Facebook pagherà 10 dollari per utente (segui la notizia)


La conferenza indetta dall'ITU per il nuovo trattato sulla regolamentazione di Internet


Seguendo la scia di Google, anche Mozilla annuncia la sua contrarietà rispetto all'approvazione del nuovo trattato sulla regolamentazione della rete Internet. L'invito, così come quello di Mountain View, consiste nell'agire "dal basso" facendo sentire la propria voce: Mozilla "mette in discussione l'ipotesi che un "trattato globale vincolante" emanato dagli Stati membri in una conferenza a porte chiuse, possa essere benefico per il Web o per la società globale, dal momento che i suoi aspetti chiave sembrano puntare a un sostanziale aumento del controllo da parte dei governi".

Segui l'iniziativa di Mozilla e di Google e aderisci per salvare il libero accesso alla Rete!



iUnifg - La prima App dell'Università di Foggia per i suoi studenti



01/03/2012 - Ciao, Lucio: la tua musica ci accompagnerà ogni giorno ;-)




05/10/2011 - Steve, una persona fantastica, ci ha lasciati: ora si occuperà di (ri)organizzare le nostre speranze...



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